Vai al contenuto

ACCOGLIENZA, INCLUSIONE, RELAZIONE

  • IL SISTEMA DI ACCOGLIENZA – Il sistema di accoglienza dei migranti in Italia opera su due livelli: prima accoglienza, che comprende gli hotspot e i centri di prima accoglienza gestiti a livello statale, e seconda accoglienza, che comprende il sistema di accoglienza diffuso SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione, già SPRAR e SIPROIMI), gestito dagli enti locali (25-30% dei posti), e il sistema CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria, 70-75% dei posti), gestito dalle prefetture.
  • ACCOGLIENZA E RELAZIONE – Per funzionare bene, alla base dell’accoglienza e dell’inclusione deve esserci la relazione: se si entra in relazione, la diffidenza dello straniero sparisce e lascia spazio alla fiducia e alla comprensione reciproca. La relazione è possibile solo se l’accoglienza si basa su piccoli centri di accoglienza con pochi ospiti, distribuiti sul territorio, come avviene per nel circuito dal SAI, non in grandi centri ghettizzanti (di solito preferiti dalle prefetture).
  • MAPPATURA DEI CENTRI DI ACCOGLIENZA – Mappatura dei SAI, CAS, progetti speciali (per minori stranieri non accompagnati, vulnerabili, accoglienza Afgani, accoglienza Ucraini, accoglienza in famiglia) e istituzione di una CABINA DI REGIA per il funzionamento e supporto dei centri della Regione, in collaborazione con il Servizio Centrale gestito da ANCI e altri enti e istituzioni coinvolti nell’accoglienza, anche per poter partecipare più proficuamente ai tavoli regionali programmatici preposti.
  • L’ACCOGLIENZA DEI CITTADINI STRANIERI COME SERVIZIO SOCIALE. L’accoglienza dei cittadini stranieri è un servizio sociale di competenza degli enti locali e come tale va integrato nei servizi da questi offerti con piena devoluzione delle competenze amministrative. Strettamente connessa con l’accoglienza sono integrazione e inclusione, che presuppongono un buon livello di funzionamento dei sistemi di formazione e del mercato del lavoro.
  • LEGGE REGIONALE SU ACCOGLIENZA, INTEGRAZIONE E INCLUSIONE DEI CITTADINI STRANIERI. Approvazione di una legge regionale che, nel rispetto delle competenze statali e sovranazionali, risponda alle esigenze delle persone migranti, sia transitanti che stanziali, con particolare attenzione ai minori stranieri non accompagnati e alle vittime di tratta e tortura. Nel luglio 2021 la Regione Sicilia ha approvato una legge sulla materia che può offrire spunti. Molteplici gli ambiti di intervento di competenza:
    • assistenza sanitaria, istruzione scolastica, politiche abitative, sostegno all’integrazione sociale e all’inclusione lavorativa, ruolo degli enti locali, delle associazioni e degli enti del terzo settore;
    • nell’ambito delle politiche del lavoro, previsione di misure di contrasto al caporalato e allo sfruttamento lavorativo, con incentivi alle imprese virtuose e sanzioni alle imprese irregolari, a tutela di tutti, lavoratori italiani e stranieri.
  • OSSERVATORIO REGIONALE SUL FENOMENO MIGRATORIO. Istituzione di un Osservatorio regionale sul fenomeno migratorio e sulle politiche di integrazione e inclusione delle persone straniere, nel contesto del piano Nazionale previsto dal d.l. 130/2020, per individuare gli strumenti e le pratiche per rimuovere gli ostacoli che incontrano le persone straniere, dalla scuola, al lavoro, all’accesso all’abitazione.
  • ISTITUZIONE DI UN ALBO DEI MEDIATORI CULTURALI. Formazione di questa figura professionale e valorizzazione con l’istituzione di un elenco pubblico da cui gli enti interessati possano attingere (tipo gli albi dei consulenti a disposizione dei tribunali).
  • ACCOGLIENZA IN FAMIGLIA. Diffusione e promozione tra gli enti locali del Lazio del protocollo di Padova su accoglienza in famiglia, sottoscritto anche dal Comune di Roma, a firma dell’Assessora Funari. Una rivoluzione culturale che poggia su consolidate esperienze nella società civile. Famiglie e cittadini hanno finalmente la possibilità di diventare protagonisti di un cambiamento di mentalità e approccio all’accoglienza e all’ospitalità di persone in stato di necessità, incidendo direttamente con azioni concrete su un fenomeno epocale che ci tocca tutti e ci interroga su chi siamo e chi vogliamo essere in questo mondo. E come vogliamo cambiarlo per renderlo meno ingiusto.
  • PROGRAMMAZIONE E PROCEDURE PER L’ACCOGLIENZA – Impulso per l’attivazione del Tavolo di coordinamento nazionale insediato presso il Ministero dell’interno con compiti di indirizzo, pianificazione e programmazione in materia di accoglienza, compresa l’individuazione dei criteri di ripartizione regionale dei posti da destinare alle finalità di accoglienza, creazione di procedure per la gestione degli arrivi.